lunedì 4 settembre 2017

PRONTI PER LA QUARTA?

SIETE PRONTI PER LA QUARTA?


SE SI',  SALITE SUL  NOSTRO AUTOBUS!
(cliccate e vi porterà dritti IN QUARTA)



Prima di salire, controllate qui per il materiale necessario. 

martedì 20 giugno 2017

BUONE VACANZE!

 A tutti i favolosi alunni della TERZA B
e alle loro famiglie
 auguriamo...


QUI è possibile visualizzare i compiti

lunedì 3 aprile 2017

IL PASSATO REMOTO


Le parole della canzone sono verbi coniugati al PASSATO REMOTO.
RICORDA:
IL PASSATO REMOTO si usa per indicare una sola azione, lontana nel tempo, iniziata e conclusa nel passato.

L'IMPERFETTO si usa prevalentemente per azioni che si ripetono nel passato;
Tutti gli anni, alla fiera dell’Est, per due soldi, mio padre comprava un topolino.

martedì 28 marzo 2017

PREDICATO VERBALE E NOMINALE


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La frase minima è la frase più breve che si possa fare, dotata di un senso.
In una frase, perché abbia un senso, devono essere chiari (anche se non espliciti), almeno due elementi: il soggetto e il predicato.
In alcuni casi il soggetto, seppure non espresso, si desume dal predicato (es.: StudioSoggetto implicito: IO
Il soggetto è l’elemento della frase cui si riferisce il predicato. 

Il predicato (dal latino praedicatum, “ciò che è affermato”) è ciò che si dice del soggetto;
è di due tipi:
1.PREDICATO VERBALE= indica l’azione che il soggetto compie 
2.PREDICATO NOMINALE=indica CHI E’COM’E’COS’E’ il soggetto della frase ed è formato dal verbo essere + un aggettivo o un nome (attenzione: se il verbo essere significa staretrovarsi e appartenere, ha funzione di predicato verbale.)
SCHEDA            Scheda 1                   SCHEDA 2                    scheda 3

domenica 5 marzo 2017

Gli ingredienti del racconto

Pronti per realizzare la ricetta del racconto?


Scrivere un bel racconto non è facile: la scrittura è un “mestiere” che bisogna imparare, che ha delle regole, MA VEDRAI, CHE LEGGENDO GLI ESEMPI DEGLI SCRITTORI E CON UN PO' DI ALLENAMENTO,  DIVENTERAI ANCHE TU UNO... SCRITTORE ESPERTO!

1. DEFINIAMO NEL DETTAGLIO I NOSTRI INGREDIENTI:
CHI? Scegliamo i nostri personaggi. Chi è il protagonista? Come si chiama? Quanti anni ha? Dove vive? Che cosa gli piace fare? Che cosa non gli piace? Qual è una sua caratteristica, un suo pregio o difetto, un suo tic?
DOVE? Individuiamo il luogo in cui farli agire. In quali luoghi si svolge la vicenda che vuoi narrare? Sono ambienti interni oppure esterni? Come sono?
QUANDO? Stabiliamo un tempo in cui si muoveranno.Quando accadono i fatti? Nel passato, nel presente o nel futuro? In quale giorno, periodo dell’anno, stagione? Quanto durano?
2. COMPONIAMO GLI INGREDIENTI SEGUENDO LA RICETTA"CLASSICA":
INTRODUZIONE: presentiamo il personaggio, il luogo, il tempo con una visione d'insieme della SITUAZIONE INIZIALE.
SVOLGIMENTO: Quali fatti accadono? Ricordiamoci di usare le tecniche descrittive imparate per "mostrare" cosa sta accadendo.
CONCLUSIONE:Come finisce il racconto?
3. RILEGGI, CORREGGI E INTEGRA: Quando abbiamo terminato di scrivere il testo, dobbiamo rileggerlo con attenzione e, se necessario, intervenire per:
  •  correggere eventuali errori ortografici;
  •  sostituire le parole che hai ripetuto più volte con dei sinonimi (consulta il dizionario) e verificare il significato di quelle di cui non sei sicuro;
  •  riscrivere meglio le frasi che ti sembrano poco chiare o che vuoi abbellire;
  •  aggiungere particolari alla descrizione dei personaggi e dei luoghi;
  •  aggiungere dei fatti che possono arricchire e rendere più chiaro quello che succede ai personaggi;
  •  eliminare dei fatti che non c’entrano con quello che vuoi dire e che possono confondere le idee e non far capire il racconto;
  • spostare delle frasi o delle sequenze se ti accorgi di non aver rispettato la successione dei fatti
  •  aggiungere metafore, similitudini e personificazioni che arricchiscono il racconto.



TERZO INGREDIENTE: QUANDO?


martedì 28 febbraio 2017

Secondo ingrediente: CHI?

Proviamo ad utilizzare le tecniche appena imparate per descrivere una persona

VISIONE D'INSIEME: si presenta il personaggio, l'età, perchè se ne parla...
ACCUMOLO D'IMMAGINI: elenco di qualità fisiche o morali...
DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA: aspetto fisico, corporatura, mani pelle, voce, sguardo, carattere, abbigliamento, abitudini e interessi...
Ricordati di usare i "TRUCCHI DA SCRITTORE"



martedì 21 febbraio 2017

Le preposizioni articolate

Le preposizioni si dicono  articolate quando si uniscono all'articolo determinativo:
di, a, da, in, con, su + l’articolo determinativo
Le preposizioni semplici per, tra, fra restano separate dall’articolo.


Le preposizioni (la Teca didattica)
Scopri ed analizza le preposizioni

martedì 14 febbraio 2017

Preposizioni semplici






LE PREPOSIZIONI SEMPLICI
La Signora Grammatica deve sistemare un gruppo di nuove parole. Stanno nell'ala delle INVARIABILI (non cambiano mai: non hanno né maschile/ femminile, né singolare/plurale) dove hanno una stanza tutta loro: quella delle PREPOSIZIONI SEMPLICI.

preposizioni semplici da latecadidattica 
le preposizioni semplici da latecadidattica 
esercizi

domenica 5 febbraio 2017

W IL CARNEVALE

Storie per Carnevale
Le maschere di Carnevale tradizionali
Maschere e storie

http://tuttoscuola.altervista.org/carnevale/poesie.htm

Il    Carnevale
     Carnevale è la festa più allegra dell'anno, sembra una festa creata apposta per i bambini, che da sempre amano travestirsi e mascherarsi in tutti i modi possibili!
Il Carnevale è tradizionalmente il periodo che precede la quaresima ed è festeggiato con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze.
         Si conclude il giorno di Martedì Grasso, che precede il Mercoledì delle Ceneri, primo giorno di quaresima.
     Il nome deriva probabilmente dal latino medievale carne levare, cioè "togliere la carne" dalla dieta quotidiana, in osservanza del divieto nella religione cattolica di mangiare la carne durante la Quaresima.
     I festeggiamenti nel periodo del Carnevale hanno un'origine molto lontana, ma ancora oggi esso rappresenta un'occasione di divertimento e si esprime attraverso il travestimento, le sfilate mascherate, le feste. 

domenica 22 gennaio 2017

URAGANI D'ACCENTI

Per poter essere pronunciate, tutte le parole hanno un ACCENTO, cioè una sillaba più “forte” (accento tonico). Quando si scrive, invece, non sempre c'è bisogno di segnare l'accento (grafico), esso va però segnato in questi casi:
1.nelle parole tronche (cioè accentate alla fine) con più di una sillaba:
es. La servitù emigrò in Perù;
2.nei monosillabi con due vocali:
es. ciò, già, giù, più, può, scià...
3.in particolari monosillbi che potrebbero essere confusi con dei corrispettivi che senza accento hanno altro significato:
es. dà, dì, è, là, lì, né, sé, sì, tè
CON ACCENTOSENZA ACCENTO
dà (verbo dare): Mi  fastidioda (preposizione): Vengo da Bari
dì (il giorno): La sera del  di festadi (preposizione): È amico di Marco
è (verbo essere): È stanca(congiunzione): coltelli forchette
là (avverbio di luogo): vai la (articolo o pronome): La pizza, la mangi?
lì (avverbio di luogo): Rimani li (pronome): Non li vedo
 (congiunzione negativa):  carne  pescene (avverbio o pronome): Me ne vado; te ne importa?
 (pronome): Chi fa da  fa per trese (congiunzione): Se torni, avvisami
sì (affermazione): , mi piacesi (pronome): Marzia non si sopporta
 (la bevanda): Una tazza di te (pronome): Dico a te!

AIUTIAMOCI CON LA NOSTRA FILASTROCCA 


Nicolò sull’ aereo salì
Per un bel viaggio partì
E quando l’ aereo decollò
Che gran divertimento provò!
Ma ben presto si addormentò
E questa filastrocca sognò.
VA STA FA
VO STO FO
io mai accenterò.
Metterò su egli DÀ
l’accento che ci va.
Niente accento
su QUA QUI,
doppio invece su LÀ LÌ.
Per se stesso
accento il SÉ.
Se mi escludi accento il NÉ,
se mi accetti accento il SÌ
e sorrido tutto il DÌ.
Senza niente lascio il SU,
ha il berretto il signor GIÙ.
Per finire sopra il NO
Mai l’accento metterò!!!
SUL NUMERO TRE L’ACCENTO NON C’È
SUI COMPOSTI DI TRE, L’ACCENTO C’È!!!

SCRIVEREMO PERCIÒ: trentatré, centrotré , novantatré ….

ESERCITIAMOCI CON LE SCHEDE:
metti l'accento al posto giusto
accento leggi e metti l'accento

Como nel comò.       Aprile    Monosillabi accentati e non.  Accento sì, accento no.               Tabella            Esercizio classe terza                Inserisci l'accento dove manca
Accento quiz         

venerdì 20 gennaio 2017

INVERNO


L'inverno si sta facendo sentire; proviamo a scrivere un testo su questa stagione seguendo lo schema e utilizzando i "trucchi da scrittore".

1) INTRODUZIONE : Con dicembre, zitto zitto, è arrivato l’inverno ed ha portato, insieme alle feste,  anche il freddo e la neve.
2) SVOLGIMENTO:
  • Il cielo è… (descrivi anche con similitudini)
  • Le giornate sono più corte: il sole……
  • A volte cade la neve (descrivi il paesaggio con la neve)
  • Gli alberi spogli sembrano….
  • Tutto pare dormire… (parla della natura…)
  • La mattina, quando vado a scuola, la terra sembra ricoperta di…
  • Fa tanto freddo: quando esco di casa devo…
  • Io rimango spesso in casa a…
  • Sui tetti delle case i camini…
  • Nonostante il freddo, le feste di questa stagione illuminano e rallegrano i nostri cuori… (racconta…)
3) CONCLUSIONE:
Insomma anche se è la stagione più fredda e grigia   dell’anno  a me piace perché…
Insomma  a me l’inverno non piace perché è proprio  una stagione triste, grigia e fredda.

giovedì 12 gennaio 2017

IL DISCORSO DIRETTO

Se in un testo occorre far parlare direttamente un personaggio, si usano i : e le virgolette “...” o il - , seguiti dalla lettera maiuscola.


Il DISCORSO DIRETTO  è di solito introdotto dai verbi dire, chiedere, rispondere, ordinare, pregare, esclamare, brontolare, gridare, suggerire, proporre, piagnucolare, aggiungere, ribattere, obiettare, sostenere, domandare, sussurrare, bisbigliare, consigliare, raccontare...

Scheda1                             Scheda 2